
Le Grotte di Catullo sono i resti più imponenti e meglio conservati di villa Romana di tutta l’Italia settentrionale.
Questa villa viene tradizionalmente attribuita al celebre poeta Veronese, vissuto nel I° secolo a.C., tuttavia oggi sappiamo che la costruzione della villa avvenne in gran parte dopo la sua morte. Questo errore storico è dovuto al fatto che Catullo amava trascorrere il suo tempo a Sirmione, e questo suggerì un collegamento tra il poeta e i resti della villa. Nel corso dei secoli, numerosi cronisti e viaggiatori visitarono le rovine, ma i primi studi sistematici furono compiuti nel 1801 dal generale Lacombe-Saint-Michel, ufficiale dell’esercito di Napoleone Bonaparte.
Il sito archeologico ricopre un’area di circa due ettari, e rappresenta una grande prova di architettura. Per ovviare infatti all’inclinazione naturale del terreno, furono costruite in alcune parti delle opere di rinforzo imponenti e in altre la roccia venne tagliata.
La villa, solo parzialmente scavata, era a pianta rettangolare, di dimensione 167 x 105 metri, ed era composta da tre piani. I primi due sono ben conservati mentre il terzo, quello contenente le stanze del padrone, è stato nel corso dei secoli smantellato per ricavare la pietra necessaria per le nuove costruzioni, lo stesso destino che ha subito per esempio il Colosseo a Roma.
Nel 1999 è stato inaugurato il Museo Archeologico all’interno del sito, molto bello e consigliato da vedere. Il museo ospita numerosi reperti provenienti dalla villa ma anche da altri siti archeologici del Lago di Garda, ed è organizzato in tre sezioni principali:
- La sezione preistorica, dedicata soprattutto ai ritrovamenti nelle aree palafitticole del lago.
- La sezione romanica, dedicata ai ritrovamenti effettuati all’interno delle Grotte di Catullo ma anche da altri siti come la villa di Toscolano e la villa di via Antiche Mura sempre a Sirmione).
- La sezione medioevale, dedicata ai reperti della chiesa di San Pietro in Mavino e altri siti circostanti.
Recentemente è stato recuperato il grande uliveto formato da oltre 1500 ulivi, alcuni dei quali plurisecolari, ed è anche ricominciata la raccolta delle olive per la produzione di olio extra-vergine di oliva.